La risonanza magnetica multiparametrica (mpMRI) è oggi uno degli esami più avanzati per la diagnosi precoce del tumore alla prostata. Si tratta di un’indagine non invasiva, ad alta precisione, che combina più sequenze di immagini per fornire informazioni dettagliate sulla struttura, vascolarizzazione e metabolismo della prostata.
Presso la nostra clinica Santa Maria Del Pozzo Hospital eseguiamo la mpMRI con tecnologie di ultima generazione e radiologi specializzati in diagnostica prostatica.
Cos’è la Risonanza Magnetica Multiparametrica?
La mpMRI è una risonanza magnetica ad alto campo, che utilizza 3 diverse sequenze:
• T2 pesata: mostra l’anatomia prostatica
• Diffusione (DWI): valuta il movimento delle molecole d’acqua nei tessuti (utile per identificare tessuto tumorale)
• Perfusione (DCE): studia il flusso sanguigno e la vascolarizzazione (indica aree sospette)
La combinazione di queste immagini permette di identificare, localizzare e classificare le eventuali lesioni secondo lo score PI-RADS (da 1 a 5).
Risonanza Magnetica Multiparametrica: quando è indicata
La risonanza multiparametrica è raccomandata:
- In caso di PSA elevato con biopsia negativa o in assenza di sintomi di infiammazione
- Prima di una biopsia prostatica (per guidarla in modo mirato)
- Per il follow-up in pazienti con tumore noto in sorveglianza attiva
- In caso di sospetto clinico di carcinoma (dolore, urgenza, ecc.)
Quali sono i vantaggi rispetto alla biopsia tradizionale?
- Non invasiva (nessuna puntura o dolore)
- Nessun rischio di infezione
- Identifica con precisione le aree sospette (evita biopsie inutili)
- Riduce i falsi negativi
- Fondamentale per una biopsia mirata, non casuale
Come si svolge l’esame?
La risonanza magnetica multiparametrica ha una durata di circa 30-40 minuti. Il paziente viene posizionato supino all’interno di un macchinario a forma di tunnel (RMN chiusa). Durante l’esame, può essere somministrato un mezzo di contrasto per via endovenosa, al fine di ottenere immagini ancora più dettagliate.
L’esame non è doloroso, ma richiede che il paziente rimanga fermo per tutta la durata della procedura. Non è indicato per persone portatrici di pacemaker o di impianti metallici non compatibili con i campi magnetici.
È pericolosa?
No. La risonanza non usa radiazioni ionizzanti (come TAC o RX) ed è considerata sicura, anche per controlli ripetuti. Il mezzo di contrasto (gadolino) è generalmente ben tollerato.
Alla Santa Maria Del Pozzo Hospital, l’innovazione è al servizio della salute. Macchinari all’avanguardia e di ultima generazione come questo, riflettono il nostro impegno costante nel migliorare l’efficacia delle diagnosi e offrire ai nostri pazienti il meglio della tecnologia sanitaria.
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Direttore Sanitario Dr. Domenico Mascolo